Le imprese retiste associate sono abilitate alle attività di ripristino ambientale di siti contaminati. Al verificarsi di un evento potenzialmente in grado di contaminare un sito, o quando esista il sospetto di una possibile contaminazione, il soggetto responsabile deve attivare le misure d’emergenza atte a mitigare gli effetti dell’evento e avviare un’indagine preliminare sui parametri oggetto dell’inquinamento. Se tali parametri risultano superiori, il sito viene definito potenzialmente contaminato. L’iter amministrativo che ne deriva coinvolge il soggetto responsabile e le pubbliche amministrazioni e comporta la progettazione e l’esecuzione di un piano di caratterizzazione. In particolare, il campionamento e le successive analisi chimiche di terreni e acque sotterranee rivestono un ruolo primario nella definizione dello stato di contaminazione di un sito. La normativa prevede che ogni campione (salvo i volatili) sia suddiviso in due aliquote, una per l’analisi da condurre ad opera di soggetti privati e la seconda da archiviare e porre a disposizione dell’ente di controllo.

La scelta e la realizzazione delle varie tipologie di intervento in relazione, allo stato di contaminazione e di utilizzo del sito, prevede le seguenti misure:

– messa in sicurezza d’urgenza: insieme di interventi miranti a rimuovere le fonti primarie e secondarie, a contenere la diffusione dei contaminanti ed impedirne il contatto diretto con la popolazione.
Le principali tipologie di messa in sicurezza d’urgenza sono: la rimozione di rifiuti, lo svuotamento delle vasche, la raccolta di sostanze pericolose; il pompaggio di liquidi galleggianti sotterranei e superficiali; l’installazione di recinzioni ed opere di contenimento; le coperture e le impermeabilizzazioni temporanee.

messa in sicurezza operativa: insieme di interventi applicati su siti contaminati con attività produttive in esercizio. Le principali tipologie di misure di messa in sicurezza operativa sono suddivise in misure mitigative e in misure di contenimento:

misure mitigative: sistemi di emungimento; trincee drenanti; sistemi di ventilazione del sottosuolo ed estrazione dei vapori; sistemi gestionali di pronto intervento.

misure di contenimento: misure di sbarramento di tipo passivo; misure di sbarramento di tipo attivo; misure di sbarramento di tipo reattivo.

bonifica e ripristino ambientale/messa in sicurezza permanente: insieme di interventi che possono realizzarsi su siti contaminati non interessati da attività produttive in esercizio al fine di renderli fruibili per gli utilizzi previsti dagli strumenti urbanistici. Gli interventi sono classificati in tre categorie:

 interventi in-situ: effettuati senza movimentazione o rimozione del suolo;

interventi ex-situ on site: con movimentazione e rimozione dei materiali e suolo inquinato, ma con trattamento nell’area del sito stesso e possibile riutilizzo.

interventi ex-situ off-site: con movimentazione e rimozione dei materiali e suolo inquinato fuori dal sito stesso, per avviare i materiali negli impianti di trattamento autorizzati o in discarica.